lunedì 21 febbraio 2011

TAN e TAEG: il loro significato

Il tasso di interesse di un prestito è quella percentuale che permette di calcolare la quota di denaro che deve essere effettivamente restituita all'istituto di credito che ha concesso il finanziamento. Il tasso di interesse rappresenta, pertanto, il costo del finanziamento o il compenso spettante alla società creditizia per aver erogato i propri servizi. Data la sua definizione e la sua importanza, risulta quindi subito evidente la necessità di prendere in considerazione questo parametro con la massima attenzione, al fine di orientarsi e scegliere al meglio di fronte alle innumerevoli proposte presenti sul mercato.
Prima di tutto è necessario specificare che esistono due tipi di tasso che bisogna valutare:
· il TAN o Tasso Annuo Nominale,
· il TAEG o Tasso Annuo Effettivo Globale (anche noto come ISC ovvero Indice Sintetico di Costo).
Il TAN rappresenta il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato al capitale finanziato. È un parametro molto importante perché permette di calcolare a partire dall'importo finanziato e dalla durata del prestito, la quota di interesse che andrà corrisposta all'istituto finanziatore. La quota di capitale più la quota di interesse rappresenteranno la quota della rata che dovrà essere restituita mensilmente.
Da solo, però, il TAN non è in grado di farci percepire la reale convenienza o meno di una determinata proposta di prestito, e neppure di effettuare un equo confronto tra due o più proposte di finanziamento. Questo perché il TAN non tiene conto delle spese accessorie di un finanziamento.
Per questo motivo, si ricorre anche al cosiddetto TAEG che rappresenta una misura del costo complessivo del finanziamento. È un parametro espresso in termini percentuali e su base annua. Diversamente da quanto avviene ricorrendo al TAN, il TAEG comprende anche eventuali spese accessorie, come, ad esempio, spese di istruttoria e spese assicurative che sono a carico del cliente. Quando si richiede un prestito controllare e confrontare il valore del TAEG è un momento fondamentale ma anche un diritto del richiedente. La legge n.262/2005 ha stabilito, infatti, che per le operazioni di finanziamento comunque denominate, ogni operatore finanziario o bancario deve pubblicizzare il tasso annuo effettivo globale. Prima il TAEG doveva essere pubblicizzato soltanto per il credito al consumo, ora per tutte le operazioni di finanziamento che devono contenere per legge tutti gli interessi e gli oneri a carico del consumatore. Ogni tre mesi, inoltre, il Dipartimento del Tesoro rileva i TAEG medi praticati da banche e società finanziarie per tutte le operazioni, tra cui, appunto, i prestiti. Tutto ciò viene effettuato a tutela del consumatore per vedere se vengono praticati tassi usurari, che sono quelli superiori del 50% a quelli medi.
Il TAEG fornisce quindi un indicatore più completo della somma che si dovrà versare per rimborsare la rata e questo permette anche di effettuare i confronti necessari per la scelta del miglior finanziamento. È importante sottolineare che la comparazione tra diversi finanziamenti, per avere significato, deve essere sempre effettuata a parità di somma richiesta e del periodo di restituzione del prestito.

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